CHI SIAMO

GOOSEBUMPS


Avete presente la pelle d'oca? Quella che vi viene ascoltando il vostro brano preferito o guardando un quadro particolarmente bello? Noi vogliamo parlare di questo.

Arte, musica e poesia in tutte le forme. Cosa ci accomuna? La passione per l'arte e la convinzione che possa liberare l'anima, aggregare persone, placare la mente.




Alessia.
Graphic designer per lavoro e per passione, fotografa amatoriale e lettrice nel resto del tempo. Sono una di quelle persone che si trova perfettamente a suo agio sfogliando libri antichi e cercando vecchie fotografie nei mercatini dell’antiquariato. Tutto ciò che è vecchio mi affascina, potrei passare delle giornate intere in camera oscura senza neanche accorgermene. Sportiva solo quando arrivano le onde. Ho un solo vizio: le patatine lime e pepe rosa mi fanno perdere la testa.





Beatrice.
Sono Beatrice (Be, Bea o come mi chiamava mia nonna, Bice). Sono una di quelle persone al limite dell'inquietante che ti trovi alle spalle nei peggio concerti. La musica è una delle mie passioni, la fotografia e il surf sono le altre. Con una penna in mano o una tastiera sotto le dita mi sento un po' il Bukowski dei poveri (ubriaca e con un vago senso di ciò che è socialmente accettato). Parole a caso a parte... sono qui per raccontarvi della scena musicale locale... Ci vediamo al prossimo concerto, sono quella a braccia conserte che annuisce.






Chiara.
Mi chiamo Chiara Bailey (mi piace il Baileys? no. guardavo Grey’s Anatomy? no. è il mio vero cognome? no), sono nata a settembre e come tutti gli sfigati, disadattati, incompresi nati in questo mese, odio il giorno del mio compleanno e a fasi alterne, anche il genere umano. Sono anche nata stanca e con svariati disagi fisici (e mentali) eppure mi muovo continuamente, sono nata a Rimini ma le mie radici sono ovunque, mi piace pensare che l’identità non sia un qualcosa di definito o necessario, ma un qualcosa in continuo divenire, che si muove in accordo con i fenomeni atmosferici, la caffeina, gli ormoni, la conoscenza e più in generale, la vita. Sono ossessionata dai dettagli, Venezia, le maree, la lingua inglese, la Scandinavia, le piazze vuote, l’URRS, le serie tv australiane brutte, i Beatles, l’odore del mare in inverno, le enciclopedie, i cactus, le lampade, i mappamondi, i mercatini dell’usato, le vecchie foto in bianco e nero del nonno, quelle coi bordini frastagliati, le polaroid, il pigiama con le castagne di quando avevo otto anni e la felpa dell’Adidas blu di quando ne avevo undici (entrambi ancora in uso), la nostalgia, soprattutto quella, e poi le liste, le care, vecchie liste. Non riesco a portare a termine quasi nulla, oscillo costantemente fra euforia e apatia, abito quella sottile striscia che divide l’interno dall’esterno, la terra dal mare, l’amore dall’odio e così via, colleziono scontrini, sassi, foglie, ricopio citazioni, frammenti di conversazioni.. vivo nel costante terrore di dimenticare, ma più di tutti scrivo, viaggio, fotografo, leggo, ascolto, mi fermo, mi perdo e ogni tanto mi ritrovo, e siccome sono nata a settembre odio le presentazioni.



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