Trame d'assenza - Davide Uria

"Ai sognatori, a chi lotta, a chi non perde la speranza."

Esistono ancora i sognatori, anime in costante ricerca, occhi incessantemente curiosi, lottatori, paladini di una semplice ma difficile parola "speranza". 




Davide Uria, giovane poeta dell’abbandono, della nostalgia e della lotta interiore è un sognatore.

Trame d'assenza è quindi una raccolta di sogni e di parole, di vita e di morte, di disperazione e di rinascita. È un elogio alla natura, alle stelle, al firmamento, alle "lacrime affilate", al tempo tiranno e alle illusioni.

Della tua assenza

Aspra la vita,
aguzza come la tacita
eco della tua assenza. 

Reboante silenzio. 


Completamente conquistata, ho letto "Trame d'assenza" lasciandomi completamente guidare da ogni singola parola. Ho amato sentire come Uria trae profondamente ispirazione dalla natura e dai più piccoli elementi che la compongono.

Nella mia mente, ogni poesia dipingeva una nuova fotografia, complessa e semplice allo stesso tempo, colorata ed in bianco e nero. Sentivo distintamente Uria dipingere parole, a volte con tratto leggero, lentamente, a volte scolpendole nell'anima, lasciando una traccia fresca ed a volte dolorosa di ognuna di esse. 


Ad ogni singolo "a capo" mi sentivo precipitare fino alla riga seguente, cercando disperatamente di leggere lentamente, per assorbire ogni parola, anche quelle non dette.

Il filo della notte

Stelle, occhi del cielo cupo
contemplate movimenti terrestri,
scrutate ogni esile dettaglio.

Lame sferiche,
vite bruciate,
segreti nascosti,
sogni sospesi
il filo della notte crea il suo mantello,
si rifugia tra i sentieri
e tra le bianche mani degli angeli.

Sospira,
ansima, si eleva,
tristemente dipinge 

la sua volgare figura.

Se consiglio la lettura di "Trame d'assenza"? La mia risposta non è un "si" quasi sussurrato, è un "assolutamente si" gridato a tutti coloro che hanno ancora voglia di sognare, di lottare e coltivare un fiore unico e raro chiamato "speranza".

Alessia

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