Fotografare con lentezza e con una scatola di legno

In un mondo dove tutto scorre alla velocità della luce, dove i rapporti umani e con la natura sono ridotti al minimo indispensabile, dove la solitudine ci fa così tanta paura e dove la perfezione è necessaria ho scoperto una fotografia lenta, semplice, paziente e magica.

Un anno fa durante un workshop di Enrico Minasso, grande maestro della fotografia Stenopeica, ho scoperto come fotografare con semplicità, assaporando il tempo che scorre. 

Nell'incantevole cornice del parco secolare di Levico Terme, in Trentino, ho imparato che con una semplice scatola di legno con un forellino è possibile "scattare" fotografie dal sapore unico.

Che cos'è quindi, in parole povere, la fotografia stenopeica? È un procedimento fotografico dove la fotocamera o una banalissima scatola di legno (ho visto fotografie stenopeiche realizzate anche con una lattina)utilizzano un piccolo foro per proiettare la luce, creando un'immagine.

È davvero incredibile pensare che grazie a "due pezzi di legno", un foro, una carta positiva che reagisce alla luce del sole e tanta voglia di camminare si possano creare immagini uniche come questa.

2 minuti e mezzo: questo è stato il tempo in cui ho lasciato aperto il forellino della scatola in modo che l'immagine si imprimesse sulla carta. Ecco perchè fotografare con lentezza.

Vorrei chiedervi, cari lettori, quando è stata l'ultima volta che avete dedicato 2 minuti e mezzo per scattare una fotografia, cercando di immaginare come possa poi venire stampata, ascoltando il rumore del vento tra gli alberi e guardano le nuvole muoversi indifferenti nel cielo?

Alessia

Enrico Minasso, scoprite chi è qui: http://www.enricominasso.com/






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