Fotografia Erotica - Paola Malloppo, fotografa | pt.2

Eccoci di nuovo qui, il nostro tè si sta raffreddando ed io ho già ordinato un secondo giro con cioccolata calda in tazza. Di quelle dense, che si mangiano con il cucchiaino. 

La pioggia scende ancora e Paola continua a stupirmi.





Modella e fotografa. Prova a raccontarci il tuo rapporto tra queste due figure. Rapporto che poi si riflette nei tuoi scatti.

La modella, in realtà, non è una modella. Nel senso che non è presente, nella foto in quanto elemento da modellare, è lì in virtù di quel che lei è: una persona da raccontare. Le sue sicurezze, le sue incertezze, il modo che ha di mettersi in posa, sono “robe” sue (io cerco di intervenire il meno possibile) e sono le cose più importanti dello scatto.
Ripetendo, cerco di coinvolgere più ragazze possibili nei miei progetti. Ciò significa che tutte sono le benvenute nel momento in cui riusciamo a creare un contatto e ad avere un comune intento. Senza un comune intento, non si va nella stessa direzione, perché questo si ripercuote poi sul risultato finale del set. Dunque, se io voglio raccontarti, e tu vuoi nuove immagini del profilo, ad esempio, non andiamo d'accordo, ecco, tendiamo le nostre energie verso due obiettivi diversi e ne viene fuori un ibrido... un set confuso. Io credo che questo si veda (o almeno, io lo vedo) e cerco di evitarlo il più possibile. Ad ogni modo la scelta di chi scattare e chi no non dipende mai dall'aspetto fisico, quello non è assolutamente importante per me.


Infine, parlando sempre di fotografia erotica, qual è secondo te il più grande maestro (la più grande maestra) di questo genere?

Non mi piace parlare di “maestri” perché sembra quasi di affiliarsi ad una scuola, ti rende quasi un discepolo di una dottrina... Ecco. Quest'idea non mi piace perché non parliamo, qui, di fotografia in senso tecnico, con regole da rispettare ed applicare. Parliamo di cosa ha dentro una persona e come tirarla fuori al meglio tramite appunto la fotografia. In questo non c'è un maestro, ci sono molteplici influenze, e poi ci sono i confronti, le esperienze, le necessità... tutto quello con cui una persona può interfacciarsi durante la sua vita. Qui, dunque, può avere la stessa importanza scoprire un fotografo come uno scrittore, un architetto, un filosofo... oppure fare un viaggio, iniziare un nuovo lavoro, conoscere una persona. La crescita è tanto più grande e personale quanto più si varcano i confini dell'universo fotografico.
In tal senso, ti posso parlare di Marcel Swann e di quello che ho potuto provare e capire vedendo il suo lavoro. Marcel, che è un fotografo nostrano, ha il dono particolare di indirizzare le sensazioni dello spettatore oltre l'immagine che crea. È così possibile vedere la grande aria di libertà e complicità che c'è tra la modella e il fotografo al momento dello scatto, ma anche tutto quello che c'è stato prima (i discorsi, la preparazione, la fase conoscitiva). È un racconto in tutti i sensi. E questo racconto, io credo, non sarebbe possibile senza la passione, in lui visibilissima, per la letteratura. Un suo set fotografico è paragonabile al capitolo di un libro e le ragazze che fotografa sono come le protagoniste di un racconto. Questa è la forza dell'immagine quando valica il campo della fotografia.

Se siete ancora più curiosi e volete seguire il lavoro di Paola
date un'occhiata alla sua pagina Instagram: www.instagram.com/paolamalloppo/

Alessia

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