intervista a Massimiliano Calamelli
Una vita raccolta in scatti ordinatamente schematizzati in layout di social network, una grande esperienza da blogger e una creatività unica; questo è quello che mi ha attirato di Massimiliano Calamelli.
Oggi, ho deciso di fare qualche domanda a Massimiliano, le sue foto hanno una "sensibilità" particolare, simile alla mia... e quando gli ho chiesto una selezione delle sue foto preferite non potevo essere più felice della sua scelta! Quelle foto le avevo già viste e amate!
ma ora vi lascio alla nostra chiaccherata.
B:La fotografia, da quanto hai questa passione? ti ricordi cosa in particolare ti ha fatto avvicinare a questo mondo?
M: Già, perché le foto? Pensa che nel blog c'è una pagina che si chiama proprio così, "Perché le foto?". Comunque sia, ad un certo punto me lo sono chiesto anche io, essendo stato per molto tempo il fotografato, e non il fotografante - "Guarda, lascia stare, la foto la faccio io, tu non sei capace".
B: autodidatta o tecnica? ritieni che il non essere costretto a rientrare negli schemi della tecnica renda le tue foto più "sincere" (spontanee)?
M:Autodidatta. Pur avendo pensato più volte, negli anni, di seguire un corso di fotografia, la combo micidiale di PochiSoldi+PocoTempo ha sempre stroncato ogni tentativo. Sono quindi cresciuto da solo, lavorando sulla criticità nei confronti dei miei scatti e facendo così emergere i tratti che rendono bella, ai miei occhi, una foto. Credo che l'aiuto più grosso lo abbia ricevuto dalla presenza di una scheda di memoria, piuttosto che un rullino: una quantità enorme di prove a disposizione, senza spendere una lira. Ma torniamo alla domanda: non ti so dire se le mie foto siano più o meno sincere (di sicuro non sono costruite a tavolino), ma sono abbastanza sicuro che riescano a trasmettere una emozione a chi le osserva. E questa è una figata, anzi forse è LA figata, perché so esattamente come ci si sente.
B: reflex vs. fotocamera smartphone. una passione "al digitale", cosa ti ispira in particolare.
M:Bella domanda, brava. Sono entrambe strumenti, ed in quanto tali cerco di usare il migliore per ogni situazione. Ah, piccola premessa: nella mia testa "fotocamera smartphone" equivale a dire Instagram e quel che ne concerne - filtri, aspect ratio 1/1, scatto e pubblicazione nel giro di poco. Detto questo, la scelta è tutto sommato facile, basta aver ben chiaro cosa e come si vuole catturare di ciò che si sta guardando. Un minimo di post-produzione c'è in entrambi casi (i filtri su Instagram, il passaggio da RAW a JPEG in Lightroom per la reflex), ma un minimo, non mi piace "smaragliare" (il termine che usa il mio amico Piero mi sembra molto valido) troppo le foto (l'HDR mi ha davvero rotto il cazzo) (si può dire cazzo?). Forse c'è da aggiungere che ho praticamente sempre entrambi gli strumenti a portata di mano, la reflex la tengo nella borsa a tracolla. Mettendomi invece nei panni di chi osserva una foto, il "vs" della domanda scompare: se una foto mi piace, mi piace a prescindere dallo strumento tramite il quale è stata catturata, Instagram, analogico o reflex che sia.
è stato un piacere poter conoscere Massimiliano, spero tanto di poter collaborare con questo talento anche in futuro.
potete trovare Massimiliano su:
Blog
Instagram
flickr
Oggi, ho deciso di fare qualche domanda a Massimiliano, le sue foto hanno una "sensibilità" particolare, simile alla mia... e quando gli ho chiesto una selezione delle sue foto preferite non potevo essere più felice della sua scelta! Quelle foto le avevo già viste e amate!
ma ora vi lascio alla nostra chiaccherata.
B:La fotografia, da quanto hai questa passione? ti ricordi cosa in particolare ti ha fatto avvicinare a questo mondo?
M: Già, perché le foto? Pensa che nel blog c'è una pagina che si chiama proprio così, "Perché le foto?". Comunque sia, ad un certo punto me lo sono chiesto anche io, essendo stato per molto tempo il fotografato, e non il fotografante - "Guarda, lascia stare, la foto la faccio io, tu non sei capace".
La circostanza che mi ha fatto passare dall'altro lato della macchina è stato un pessimo periodo della mia vita, periodo in cui mi sono reso conto che le cose, se non vengono "fermate" per bene, spariscono. Da qui l'acquisto della mia prima macchina fotografica, nel 2009. L'esigenza psicologica - per darle una sorta di definizione tecnica - con il tempo si è poi trasformata in passione, soprattutto dal momento in cui mi sono reso conto che le fotografie che scattavo per me piacevano anche agli altri. Mettendo da parte false modestie, sì, mi sono reso conto di avere un po' di talento.
B:(ho seriamente adorato questa risposta)
B: autodidatta o tecnica? ritieni che il non essere costretto a rientrare negli schemi della tecnica renda le tue foto più "sincere" (spontanee)?
M:Autodidatta. Pur avendo pensato più volte, negli anni, di seguire un corso di fotografia, la combo micidiale di PochiSoldi+PocoTempo ha sempre stroncato ogni tentativo. Sono quindi cresciuto da solo, lavorando sulla criticità nei confronti dei miei scatti e facendo così emergere i tratti che rendono bella, ai miei occhi, una foto. Credo che l'aiuto più grosso lo abbia ricevuto dalla presenza di una scheda di memoria, piuttosto che un rullino: una quantità enorme di prove a disposizione, senza spendere una lira. Ma torniamo alla domanda: non ti so dire se le mie foto siano più o meno sincere (di sicuro non sono costruite a tavolino), ma sono abbastanza sicuro che riescano a trasmettere una emozione a chi le osserva. E questa è una figata, anzi forse è LA figata, perché so esattamente come ci si sente.
B: reflex vs. fotocamera smartphone. una passione "al digitale", cosa ti ispira in particolare.
M:Bella domanda, brava. Sono entrambe strumenti, ed in quanto tali cerco di usare il migliore per ogni situazione. Ah, piccola premessa: nella mia testa "fotocamera smartphone" equivale a dire Instagram e quel che ne concerne - filtri, aspect ratio 1/1, scatto e pubblicazione nel giro di poco. Detto questo, la scelta è tutto sommato facile, basta aver ben chiaro cosa e come si vuole catturare di ciò che si sta guardando. Un minimo di post-produzione c'è in entrambi casi (i filtri su Instagram, il passaggio da RAW a JPEG in Lightroom per la reflex), ma un minimo, non mi piace "smaragliare" (il termine che usa il mio amico Piero mi sembra molto valido) troppo le foto (l'HDR mi ha davvero rotto il cazzo) (si può dire cazzo?). Forse c'è da aggiungere che ho praticamente sempre entrambi gli strumenti a portata di mano, la reflex la tengo nella borsa a tracolla. Mettendomi invece nei panni di chi osserva una foto, il "vs" della domanda scompare: se una foto mi piace, mi piace a prescindere dallo strumento tramite il quale è stata catturata, Instagram, analogico o reflex che sia.
è stato un piacere poter conoscere Massimiliano, spero tanto di poter collaborare con questo talento anche in futuro.
potete trovare Massimiliano su:
Blog
flickr
Il piacere è mio, mi sono molto divertito nel rispondere alle domande :) Grazie di cuore!
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